A Siracusa, in fondo a Via dell’Arsenale, vi è un’area recintata all’interno della quale sono i resti dei neoria (gr. νεώρια) della città greca. Arsenali della Siracusa greca
Ma cosa sono i neoria? Si tratta di rimesse per le navi, ovvero di stabilimenti adibiti al deposito di materiale militare, destinato alla flotta o all’esercito. Ogni città marittima d’importanza strategica o commerciale ebbe, naturalmente, il suo arsenale.
Dal punto di vista costruttivo, nei neoria la forma artistica passa, ovviamente, in secondo piano, in quanto sono edifici puramente funzionali che assolvono ad un compito meramente pratico.
Veniamo all’arsenale siracusano. Dall’esterno della recensione è possibile scorgere una serie di stretti e lunghi incassi paralleli scavati nel tenero banco roccioso calcareo. Ebbene, essi dovrebbero costituire gli scassi di fondazione degli arsenali navali che Dionisio I, tiranno di Siracusa, fece costruire fra V e IV secolo a.C. per esigenze pratiche, ma anche come testimonianza della potenza militare della sua città ed in particolare della sua flotta.
Essi sono posti nel Porto Piccolo, l’antico Lakkios, che aveva una spiccata destinazione militare, e nascono, quindi, per offrire ricovero alle navi da guerra, come le triremi e le famose pentere, forse progettate dallo stesso Dionisio.
Dobbiamo immaginarci questi arsenali molto simili a quelli recentemente rinvenuti nel sito della città di Naxos.
- Trireme
- Ipotesi ricostruttiva dell’arsenale navale di Naxos (J. Pakkanen, da BSA 2008).
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