A Siracusa, nella Cappella del Crocifisso in Cattedrale, è possibile scorgere, sull’altare sinistro, l’immagine, dipinta su tavola, di un santo vescovo. Si tratta di S. Zosimo, il vescovo bizantino che nel VII secolo d.C. trasformò il Tempio di Atena in basilica cristiana dedicata alla Natività di Maria.
Il dipinto non è firmato da Antonello da Messina, ma è impensabile fuori della diretta area culturale del messinese per i tratti forti del volto e per il connubio, tutto particolare, dell’impianto solido e maestoso, con un’iconografia tipica dell’area iberico-napoletana alla metà del XV secolo.
Il Santo Vescovo, che si staglia sul fondo oro, è ritratto stante e rivolto leggermente di tre quarti. Con la mano sinistra regge il pastorale, mentre con la destra è benedicente. Indossa la mitra sul capo e delle ricche vesti delle quali è possibile percepirne la pesantezza e la preziosità. La dovizia di particolari di cui è capace Antonello, gli deriva dallo studio della pittura fiamminga, come quella magistralmente espressa da Jan Van Eych.
Come è noto, questo non è l’unico dipinto siracusano attribuito ad Antonello da Messina. All’interno della Galleria Regionale di Palazzo Bellomo è possibile, infatti, ammirare la celebre Annunciazione, datata 1474.
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