“Il Plemmirio è l’anima di Siracusa, dove è possibile respirare i veri profumi della nostra terra” (Enzo Maiorca).
Ci troviamo a Siracusa, sulla Penisola della Maddalena, una lingua di terra protesa sul mare verso la splendida isola di Ortigia. Questo luogo magico è di straordinaria rilevanza dal punto di vista naturalistico ed archeologico. Qui, infatti, hanno dimora numerosissime specie vegetali ed animali. Le acque antistanti hanno assistito al passaggio dei Greci, dei Romani, dei Cartaginesi e di tutti quei popoli che via via, sono giunti nella terra di Aretusa.
Nel 2004 è stata istituita l’Area Marina Protetta del Plemmirio, che ospita, nelle sue acque, rare specie vegetali ed animali, nonché numerosissimi relitti d’interesse archeologico. Adesso, auspichiamo tutti una celere istituzione della Riserva terrestre, al fine di preservare definitivamente quest’ultimo tratto di costa dalle speculazioni edilizie che hanno, purtroppo, devastato il nostro territorio.
Tra le testimonianze archeologiche del Plemmirio, vera anima di Siracusa, vi segnalo la “Grotta Pellegrina”, che è stata oggetto di lunghi studi che ne hanno fatto datare il suo utilizzo ad età preistorica; Punta della Mola è sede di una necropoli dell’età del bronzo antico, in prossimità della quale si sono rinvenute anche resti del villaggio ad essa connesso. Lungo la costa sono state individuate sei latomie greche, probabilmente legate al sobborgo denominato Plemmyrion, che doveva insistere nell’area. A Punta della Mola e Capo Murro di Porco esistono poi anche diversi tunnel sotterranei usati come contraerea durante la Seconda Guerra Mondiale.
Al fine di promuovere la definitiva salvaguardia del sito contro la speculazione edilizia, grazie all’istituzione della Riserva Naturale della Penisola della Maddalena, è stato realizzato da Antonio Caia un pregevole documentario dal titolo “Plemmirio. L’ultima costa”. Quest’ultimo vede la partecipazione del compianto apneista siracusano Enzo Maiorca.